MYTH(E)OS.
FROM THE MYTH TO GOD
Kronos Gallery è lieta di presentare MYTH(E)OS. From the Myth to God, un’esposizione realizzata in collaborazione con ARKì – International Art Academy che verte sul confronto di opere dell’artista trentino contemporaneo ATPKO con capolavori di grandi maestri antichi del ‘600/’700, quali Pieter Paul Rubens e il Guercino.
LUOGO:
Kronos Gallery, Via S. Marco 21, Trento
DATE:
19.06.2021 - 30.09.2021
ARTISTI:
Il visitatore è accompagnato attraverso un percorso che trascende lo spazio e il tempo e che si focalizza sul sacro, inteso nella sua tradizionale accezione come qualcosa che è extraordinario (dal latino extra, ovvero “fuori”, e ordinario, cioè “normale”), connesso all’esperienza di una realtà totalmente diversa da quella ordinariamente percepita e indicata come profana.
Di fronte all’uomo primitivo la natura, la vita, la storia e tutto ciò che lo circonda appaiono come un turbinio di immagini senza senso e il sacro diventa conseguentemente un modo per ordinare e conoscere la propria realtà. Egli non conosce le leggi che governano la natura, le cause della vita e della morte, del bene e del male e davanti a questo universo di immagini incomposte, che la natura e la vita gli propongono ogni giorno, rischia di perdersi, di cadere preda della paura e solo attraverso i miti e la religione egli trova il senso della realtà, costruisce l’ordine di quelle immagini altrimenti incomprensibili.
Il percorso espositivo comincia con i ritratti di Pierre Fauchard e di Catherine Louise Rousselot, due persone comuni che diventano simbolo e rappresentazione del bisogno dell’essere umano di spiegare la realtà, di superare e risolvere una contraddizione della natura e quindi di affidarsi al sacro, sia nel suo valore mitologico sia religioso.
Il mito (dal greco Mỳthos) racconta di esseri divini, eroi e dei, e questo si può osservare nelle opere realizzate dall’artista trentino contemporaneo ATPKO dove vengono rappresentate alcune tra le più importanti divinità greche e romane, a cominciare da Atena, Medusa e Atlante, per poi incontrare, nella terza sala espositiva, Apollo, Afrodite ed Ercole.
Il capolavoro di Pieter Paul Rubens, Il banchetto d’Achelous, vede Teseo, decimo mitologico re di Atene, insieme agli altri eroi ad un banchetto organizzato in loro onore dal dio del fiume Achelo, come narrato da Ovidio nel XIII libro delle Metamorfosi.
Arrivando nell’ultima sala espositiva si può ammirare l’arte sacra dal valore più prettamente religioso: il San Sebastiano soccorso da due angeli del Guercino che mostra, con una padronanza pittorica ineguagliabile, gli ultimi attimi di vita del santo, la Maddalena della bottega di Guido Reni e infine la Madonna con il Bambino e i santi Bartolomeo e Girolamo del Moroni sono opere dove vi sono rappresentati soggetti che esprimono la bellezza del creato, del creatore e quindi di Dio (dal greco Theós).